Eterno infinito
Un antico casale di campagna, restaurato, ospita l’arte della contaminazione.
Colorati pois si arrampicano su alti schienali. Corpi femminili, spogliati di tutto, si lasciano fotografare nell’eternità del bianco e del nero. Una sfera luminosa, groviglio di fili, li accarezza. Con privilegio, e con delicatezza. A osservare la scena, una terza figura di donna, occhi spalancati e candida veste. La bocca è socchiusa, le mani composte.
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