Nei campi le vigne, dentro l’ovatta
Stanze apollinee, soffuse di tepori campestri
Il paesaggio arcadico c’è, le colline della Franciacorta (Brescia) maturano vigne da soavi tempi lontani. Filari e filari fra glicini, orti, giardini celati, tratturi di mais. Con manciate di chiostri, aie, muri a sassi, ipermoderne cantine, cascinali antichi e qualche castello sgranati sui viottoli. Terre vicine alla città ma più calme, ancora in parte custodi di stagioni agresti, di campane, semine, mietiture, vendemmie; chiare, come il desiderio della coppia con tre figli di fare il nido qui, di abitare in armonia con forme e sostanze della campagna, ma senza ripiegare in nostalgici amarcord.
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